Lc 22, 14 – 23, 56
Sul legno della croce si compie il ‘giudizio dio Dio’: perdonare i nemici donando il regno ai malfattori; dare la vita a chi gliela toglie facendosi condannare e uccidere per poter stare con noi.
Sul legno della croce Dio riporta la sua vittoria: perdendosi ci ha ritrovati, facendosi maledetto ci ha benedetto, rendendosi impotente ci ha rivestiti di potenza e nel fallimento ci ha rigenerati.
L’Amore è crocifisso in mezzo a ciascuno di noi che abbiamo fatto il male, donando il perdono che è l’Amore più grande di ogni peccato e ogni male subìto.
«Tu sarai con me», dice Gesù al malfattore. Sì, tu sarai con me, perché “Io sono” l’Emmanuele: il Dio con te. Tu, come Adamo, sei fuggito da me, ma io sono sceso fin qui all’inferno per poterti ritrovare; ho abbracciato questo legno, per poterti riabbracciare. Sono venuto con te sulla croce, perché tu entrassi con me in paradiso. Per questo tu adesso puoi abbandonarti a me.
Paolo dirà: nulla potrà separarci da questo abbraccio (cfr. Rm 8 35), perché il suo amore è per sempre e sempre con noi.
Io sono solidale con il tuo dolore – dice Dio – affinché tu sia solidale con la mia gioia (Mt 25, 21.23).