Portare l’amore nel mondo…

«L’unica missione umana, sta tutta in una espressione di Teilhard de Chardin: “Amouriseur le monde”, portare l’amore nel mondo. Gesù non ci ha chiesto di fare proseliti, ci ha chiesto di portare l’amore nel mondo”. 

La più grande cosa che può dare un prete? È far sentire la persona umana amata. Perché se Dio è Amore, Dio non si scopre attraverso un ragionamento teologico, lo si scopre solo se ci si sente amati”.

“La mia vita è stata bella: anche gli aspetti negativi, anche le avversità sono state importanti, perché mi hanno aiutato ad avanzare, a vedere di più, a liberarmi da tante pesantezze» (Arturo Paoli in un’intervista poco prima di morire all’età di 102 anni. Prete missionario e Giusto tra le nazioni per il suo impegno a favore degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale).

One thought on “Portare l’amore nel mondo…

  1. Caro Don Paolo,
    ti seguo sempre con interesse, e ormai, dopo qualche anno, direi proprio con affetto, anche se ti conosco soltanto tramite i tuoi libri e le tue tracce audio. Sono molto felice che hai ricordato questo “piccolo fratello” del Vangelo, Arturo Paoli, e ancor di più lo sono a scoprirti suo conoscitore ed estimatore. Io vivo dalle sue parti, a Lucca, ed ho avuto la fortuna di frequentarlo durante gli ultimi anni della sua vita. L’incontro con lui e la frequentazione della sua “casa”, sempre aperta a tutti, mi risollevò donandomi uno sguardo più ampio sugli accadimenti della vita e della storia. Insieme a lui e al gruppo di giovani che frequentava la sua casa, imparai il valore delle parole “deserto” e “silenzio”. Insegnava a tutti a pregare con spontaneità, in un modo che in seguito ho ritrovato ampiamente negli scritti di Santa Teresa d’Avila. A fratel Arturo piaceva molto alzarsi presto, all’albeggiare, e starsene in silenzio a contemplare il miracolo del sole nascente, e in quel momento aprire il cuore al Signore per le necessità di tutti coloro che la vita gli faceva incontrare.
    Tutte le volte che ho avuto la fortuna di confrontarmi e di parlare con lui, ne sono sempre tornato con un dono da approfondire e condividere.
    Fratel Arturo nella sua vita, ha davvero sempre avuto come sua priorità l’opzione per i poveri. Sempre: anche quando qualche anno fa tornò nella natia Lucca, si chiese quale poteva essere la povertà da combattere in un mondo dove la fame materiale era quasi debellata: ovviamente, nel mondo occidentale la povertà più diffusa non poteva essere quella materiale, e allora si rivolse ai giovani e si adoperò (con loro e per loro) al fine di recuperare un rapporto sano con i valori e i principi fondanti la nostra società, che sono valori e principi cristiani. Fece sua la frase che hai citato di Theilard De Chardin, e la trasformò quasi in un imperativo morale, citandola più che spesso nelle sue omelie e conferenze: “amorizzare il mondo”!

    Un saluto carissimo,
    Maurizio

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